Qui sotto potete trovare le caratteristiche tecniche della scheda in esame.
La GIGABYTE X170-Extreme ECC è una Mainboard in formato ATX che adotta un PCH Intel C236, il più evoluto presentato dalla società di Santa Clara. La scheda è dotata di Socket Intel LGA 1151, offrendo compatibilità ai processori XEON, famiglia Greenlow, e Core i3/i5/i7 di sesta generazione della serie Skylake. Le memorie supportate sono le DDR4 ECC e non fino ad un capacità massima di 64GB ed una frequenza di 2133MHz. Analizzando le connessioni offerte troviamo ben 3 slot PCI Express 16X. Questi, in base allo scenario d’ utilizzo, lavoreranno in modo differente. Nel dettaglio troviamo il terzo Slot PCI Express X16 che funziona sempre a 8X. Il primo Slot PCI Express x16, invece, funzionerà a 16X se usato singolarmente, mentre la banda verrà ridotta a 8X nel caso lo si utilizzi in concomitanza con il terzo Slot PCI Express. Il secondo Slot PCI Express X16, invece, lavora sempre a 4X ma condividendo le linee con il connettore M2 diventa inutilizzabile quando viene installato un SSD in quest’ ultimo. Grazie a tutti questi Slot la MainBoard è compatibile con soluzioni Multi-VGA sia nVidia che AMD. Continuando nell’ analisi vediamo come GIGABYTE abbia deciso di utilizzare una scheda Audio Creative SoundCore 3D e come scheda di rete abbia optato per un controller Intell I219LM affiancato da un Killer E2400. Analizzando le altre connessioni offerte troviamo porte USB 3.1 Type-C, visto che la Board è compatibile con lo standard Intel Thunderbolt 3, e USB 3.1 Type-A oltre che a due connettori M.2 e alle porte Sata III e USB 3.0 / 2.0
Di seguito è presente il diagram block della nuova serie di PCH Intel C230. Questa famiglia vanta due differenti proposte, il C232 e C236, ed entrambi utilizzano lo stesso schema adottato da Intel sugli ultimi PCH destinati al segmento Consumer. Troviamo infatti una CPU con IMC integrato che gestisce memorie DDR4. Queste a differenza di quello che accade sulla proposta Top di gamma del segmento Consumer sono limitate a 2133MHz. Al processore è lasciata anche la gestione delle linee PCI Express 3.0 destinate alla VGA, grazie al controller PCI integrato. Un DMI di terza generazione mette in collegamento la CPU al PCH, che come succede anche nelle proposte Consumer Intel offre la gestione dell’ Audio HD, di altre linee PCI Express 3.0, delle porte USB 2.0 e 3.0, delle connessioni Sata e dell’ Ethernet.
Entrando nel dettaglio delle connessioni e delle Features offerte si apprezzano però evidenti differenze. Compatibilità CPU a parte, dove il Z170 pecca nell’ assenza al supporto ai processori XEON, entrambi i nuovi PCH professional non supportano l’ Overclock, cosa che invece non succede con il PCH consumer. Dal punto di vista energetico non ci sono differenze, visto che tutti e tre i PCH hanno un TDP che si attesta sui 6W. Il C232 è indubbiamente il controller più limitato, visto che offre solamente 8 linee PCI Express, a differenza delle 20 offerte da C236 e Z170, e stesso discorso per le connessioni USB 3.0, supportate fino ad un massimo di 6 dal C232, mentre arrivano a 10 su C236 e Z170. Per quanto riguarda la gestione di periferiche Sata il PCH C236 supporta fino ad un massimo di 8 Device, a differenza del C232 e Z170 che nativamente possono gestire al massimo 6 unità. Tutti e tre i Controller offrono la compatibilità con la tecnologia Raid 0 / 1 / 5 / 10. La virtualizzazione non è supportata dal C232, caratteristica strana visto la fascia di utilizzo di questo PCH, che inoltre non è compatibile nemmeno con la tecnologia Intel Rapid Storage classica a differenza di C236 e Z170, offrendo però il supporto al Rapid Storage Enterprice.