Fino a pochi anni fa il collo di bottiglia nelle prestazioni dei nostri PC era dato dalle periferiche di archiviazione meccaniche. Queste, però, stanno via via scomparendo, facendo spazio ai più performanti dischi allo stato solido, meglio conosciuti con il termine SSD. La diffusione dei nuovi drive sta portando molti benefici alle aziende costruttrici poichè, oltre ad una riduzione dei costi di produzione, gli permette di migliorare sempre più le loro conoscenze, trasferendole poi non solo nel segmento fisso ma anche in quello mobile. Questo ha permesso la realizzazione di drive portatili sempre più comodi da trasportare, visto il peso e le dimensioni contenute, ma caratterizzati anche da performance sempre più estreme, venendo incontro a tutta quella cerchia di utenti che, per lavoro o per hobby, ha bisogno di avere con se i propri file e di potervi accedere nella maniera più celere possibile. Entrando nel dettaglio dei brand che producono queste unità non si può non parlare di Samsung. La società, infatti, è uno dei leader del mercato nella produzione di drive di archiviazione portatili e fissi, e vanta un catalogo ricchissimo di soluzioni, tra cui quella che andremo a testare oggi, il Samsung T1 Portable SSD. Questa periferica esterna, almeno su carta, è caratterizzata da prestazioni molto elevate, grazie all’ utilizzo di tecnologie già collaudate su altri drive in precedenza come le memorie 3d V-nand, affiancate ad una longevità spinta al limite grazie a svariate Features propietarie del brand. Chiudono il cerchio delle dimensioni molto contenute, visto che l’ unità è grande poco più di un biglietto da visita. Insomma si parla di un prodotto che, se capace di rispettare tutto quello che promette, difficilmente lascerà spazio ai rivali. Ma bando alle ciance, se siete curiosi di scoprire se tutto questo è confermato non vi resta che proseguire nella lettura di questo articolo.
