Silverstone è sicuramente uno dei marchi più rinomati nel settore della componentistica per computer; si è saputa affermare a suon di prodotti dall’elevata qualità in campi come quello dei psu o dei dissipatori come anche nella produzione di ventole e accessori per lo storage. Sicuramente uno dei campi dove Silverstone riesce a dire la sua è nella produzione di chassis, famosa è ad esempio la serie Raven nota per la sua disposizione innovativa dei componenti ruotati di 90° rispetto allo standard cui siamo abituati. Tutti gli chassis Silverstone spiccano per l’elevata qualità costruttiva a fronte di un prezzo non sempre popolare, la sfida quindi è quella di mantenere alto lo standard qualitativo pur mantenedo un prezzo adatto a tutti; questo obbiettivo è stato raggiunto con la serie Redline di cui oggi andremo ad analizzare l’ultimo nato il modello RL04.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad uno sviluppo sempre più accentuato del settore gaming nel mondo informatico, sia dal punto di vista dei giochi, dove le svariate Software House si sono date battaglia, ma anche dal punto di vista delle periferiche. Se una volta, infatti, un joypad affiancato ad una tastiera era più che sufficiente per qualsiasi persona e gioco, oggi non si può più dire la stessa cosa, poichè i gamer sono diventati sempre più esigenti. Per questo motivo abbiamo visto apparrire sul mercato periferiche sempre più evolute, come volanti in grado di riprodurre le vibrazione provocate dalla strada o dagli incidenti, mouse dotati di tempi di risposta ridotti al minimo e tastiere che in quanto ad ergonomia, espandibilità e quantità di controlli non sono da considerare nemmeno lontante parenti di quelle commercializzate in passato. Quest oggi siamo qui per parlare di Razer, colosso americano specializzato proprio nella produzione di periferiche gaming. Nello specifico andremo a testare la BlackWidow Ultimate 2013, tastiera evoluzione della precedente BlackWidow Ultimate che porta in dote diversi “tweak” rispetto alla precedente top di gamma.
Cloud. Nuvola. Parola ultimamente fin troppo abusata in questi ultimi tempi, ma che rende bene l’idea di ciò che il concetto in termini informatici rappresenta. Stiamo infatti parlando di soluzioni che permettono l’accesso ai propri file da ovunque ci si trovi, come fossero una nuvola di dati prnta a riversare su di noi la loro pioggia. Ecco, un NAS fa all’incirca la stessa cosa ma in ambito domestico o di PMI. Ultimamente però i produttori hanno cominciato ad introdurre sempre più features all’interno di questi “contenitori di ricordi accentrati”, ed ecco quindi che un NAS non è più solo uno (o più) Hard Disk collegati alla rete locale, ma veri e propri mezzi di intrattenimento, come avremo modo di vedere nelle prossime pagine. Prossime pagine in cui analizzeremo il nuovo QNAP TS-269L, proposta per l’utenza domestica con ampio spazio dedicato alla multimedialità.
Sennheiser Electronic GmbH &Co. KG è un’azienda tedesca, fondata il 1° giugno del 1945 da tale Fritz Sennheiser. Fritz Sennheiser che, investendo i suoi pochi risparmi ancora posseduti dopo la guerra, diede vita all’azienda più conosciuta nel settorre audio a livello mondiale. Capita spesso di vedere persone ignoranti in materia intente nell’acquisto delle proprie cuffie, e alla fine scegliere il marchio tedesco sulla fiducia. Questo perchè Sennheiser è conosciuta da chiunque, e da chiunque è conosciuta come un’azienda avente chiaro impriting tedesco: Qualità, Rigore e Perfezione. I prodotti del brand teutonico sono infatti ricercati in tutti i particolari, siano essi un microfono acquistato per il karaoke con gli amici o delle cuffie da studio, Sennheiser pone lo stesso impegno di progettazione. E con lo stesso impegno è stato realizzato l’headset U320, progettato per l’utilizzo su PS3. Xbox360 e PC.
Dopo il lancio delle nuove CPU Intel Ivy Bridge e il sensibile miglioramento dei memory controller di AMD il mondo delle ram ad alte prestazioni ha ritrovato nuovo slancio dopo un periodo di grande stagnazione, grazie alla capacità di questi nuovi processori di raggiungere frequenze sulle memorie prima proibitive, spingendo tutti i principali brand a sfornare nuovi moduli di fascia enthusiast. La californiana Kingston non è da meno e ha presentato la serie di memorie ad alte prestazioni HyperX Predator, con un nuovo ed accativante design degli heatspreaders e frequenze che nel modello top raggiungono i 2666 MHz. In particolare analizzeremo le prestazioni del kit composto da 2 moduli da 4 Gb ciascuno, taglio divenuto ormai standard per il mercato, operante alla frequenza di 2400 MHz nel loro profilo XMP più spinto, andando a testarne le prestazioni complessive e soprattutto le capacità in overclock.
Tutti sappiamo cosa sia una radio. E ancora tutti sappiamo quanto le telecomunicazioni siano indispensabili al giorno d’oggi. Ma non tutti sanno che la radio è ancora il mezzo di trasmissione audio più diffuso, nonostante la sua invenzione risalga al 23 dicembre 1900, quando un tale signor Fessenden trasmise a quasi due chilometri di distanza un semplice messaggio vocale. Eppure, nonostante la storia più che centenaria, la radio è ancora nelle nostre vite, senza che i vari lettori Mp3, Smartphone o pappagalli canterini riescano ad ucciderla. Anzi, si è recentemente rinnovata con la nascita delle radio digitali, che al pari delle omologhe trasmissioni televisive riescono a fornire una quantità maggiore e migliore di contenuti. Ed è proprio in quest’ultimo settore che Pure è affermata leader. Vedremo oggi se riuscirà a mantenere tale nomea anche spostandosi nel segmento delle radio portatili, visto che in test c’è la Move 2500.
For Gamers, By Gamers. Questo è il motto di Razer, azienda californiana fondata nel 1998 in un piccolo ufficio condiviso da Min-Liang Tan e Robert “Razerguy” Krakoff assieme ad altri gamer, attualmente leader indiscusso del mondo delle periferiche Gaming tanto da poter vantare uffici in nove città diverse tra cui San Francisco, Hamburg, Seoul, Shanghai e Singapore. Conosciuta principalmente per i suoi mouse e le sue tastiere, Razer attualmente propone sul mercato tutto ciò che il gamer enthusiast può desiderare; si parte infatti dal PC portatile Blade o dal tablet Edge per arrivare ai mouse Naga, la tastiwera BlackWidow o il joystick Onza solo per fare degli esempi. Ma in quanto azienda a tutto tondo, il marchio del serpente non poteva esimersi dal proporre anche delle cuffie d’alto livello. E’ per questo motivo che oggi siamo lieti di presentarvi le nuove Razer Chiamera 5.1, fiore all’occhiello del settore audio aziendale.
Razer è una tappa obbligata per i gamer. Chiunque si definisca tale ha infatti provato almeno una volta un qualche prodotto dell’azienda fondata nel 1998 a San Diego da Min-Liang Tan e Robert “Razerguy” Krakoff e attualmente leader indiscussa del mercato periferiche Gaming. Leader che non si accontenta d’amministrare il vantaggio, ma che vuole sempre innovare; sia sul piano estetico che tecnologico. Ecco perche il serpente è diventato sinonimo di qualità, tecnologia e estetica per i videogiocatori di tutto il mondo, visto che i prodotti dell’azienda sono fatti “Da Gamers, per i Gamers” come recita il motto dell’azienda. Ed è per seguire la strada dell’innovazione che è stato presentato l’headset Tiamat 7.1, dotato di ben 10 altoparlanti fisici. E sono proprio le Razer Tiamat 7.1 l’oggetto dell’odierna recensione, a vostra disposizione nelle prossime pagine.
EpicGear è un brand di recente creazione, ma l’azienda cui fa capo tutta la struttura è di importanza notevole. Stiamo parlando della Golden Emperor International Limited, più comunemente conosciuta con il nome di GEIL. Essa è stata fondata nel 1993 a taipei e da allora si è da sempre distinta per la qualità dei propri prodotti, apprezzatissime soprattutto le memorie ram. Ma Geil è soprattutto innovazione, ed ecco che quindi bisogna parlare di mouse: Per questo dispositivo di input sono disponibili due tipi di sensore, ottico e laser, ogniuno con vantaggi e svantaggi. EpicGear ha quindi pensato “Perchè non unirli in un unico pacchetto per prendere i vantaggi di ogni tipo?”, detto fatto è nata la tecnologia HDST. Ma l’operazione porta delle complicazioni, risolte secondo l’azienda taiwanese con un particolare Pad, il Compoxite per l’appunto, che rende praticamente nulli i difetti scaturiti da quest duo. Infine, per non farsi mancare niente, EpicGear ha immesso sul mercato anche un dispositivo tendifilo che segue il design degli altri due prodotti: lo Skorpios. E questo “Trio delle Meraviglie” è l’oggetto della nostra odierna recensione, buona lettura.
Il mondo degli chassis per l’ informatica ha subito moltissimi cambiamenti negli ultimi anni. Abbiamo infatti assistito non solo ad uno sviluppo tecnologico, che ha permesso il raggiungimento di standard costruttivi davvero elevati, ma anche a dei veri e propri capovolgimenti per quanto riguarda le caratteristiche richieste dal mercato. Inizialmente, infatti, il cabinet serviva solo come “contenitore” per i pezzi che componevano il PC, ma con il passare del tempo gli chassis hanno dovuto adattarsi sempre di più alle richieste dei clienti. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo avuto modo di assistere ad uno sviluppo senza precedenti, caratterizzato da un continuo aumento delle capacità di calcolo del Hardware, dall’ introduzione di Cooler sempre più efficienti, da MainBoard dotate di una quantità spropositata di connessioni e da VGAs sempre più prestanti. I Case si sono dovuto così trasformare dai vecchi “contenitori” di una volta, in qualcosa di più sofisticato e moderno, capaci di accogliere Hardware di qualsiasi dimensione, ed in grado di far esprimere i vari componenti al meglio delle loro possibilità, grazie, per esempio, ad ottime doti di aerazione interna. Lo sviluppo dei case, ha però interessato anche il lato estetico, poichè a nessuno piacerebbe avere una ferrari travestita da utilitaria, ed ecco perchè sono apparse finestre in Plexyglass, ventole dotate di led colorati, e forme sempre più ricercate ed originali, in grado di conferire ai cabinet quel qualcosa in più che obbiettivamente mancava negli anni precedenti.
Thermaltake è uno di quei brand che è meglio riuscito a far convivere tutte queste caratteristiche insieme, sfornando Cabinet che hanno sempre avuto un grande successo e ne sono un esempio i case appartenenti alla famiglia “Level 10” ed “Armor”. Oggi parleremo proprio di quest’ ultima serie di prodotti, che nonostante offrisse più di una decina di “Case”, è stata ulteriormente ampliata da Thermaltake, attraverso l’ introduzione dell’ Armor Revo Gene, un case Middle Tower che vanta tutte le caratteristiche più salienti dei suoi “fratelli” Full Tower. Andiamo a scoprirlo insieme.