Lo sviluppo delle tecnologie nel settore informatico ha consentito di ottenere un aumento delle Performance affiancato ad un calo dei consumi e delle dimensioni dei vari componenti. Tutto questo ha permesso di ridurre notevolmente il GAP prestazionale che separava i Notebook dalle soluzioni fisse, ed ecco perchè sempre più le persone decidono di affidarsi a Notebook, Netbook ed Ultrabook, accantonando quello che per molti anni è stato l’ oggetto principe della tecnologia domestica, il PC. Altrettanti sono anche i brand che hanno deciso di investire le loro risorse in soluzioni appositamente dedicate al mondo delle soluzioni portatili, creando così un nuovo settore di vendita e di fatto un nuovo mercato. Uno di questi brand è Silverstone, società che nel palcoscenico informatico non necessita certo di presentazioni, e che oggi avremo modo di trattatare grazie ad il suo nuovo cooler per Notebook contraddistinto dalla sigla NB05. Sarà riuscita Silverstone ad iniettare nel nuovo prodotto il DNA che fino ad oggi l’ ha contraddistinta e che gli ha permesso di ottenere l’ interesse di milioni di persone? Per scoprirlo non ci resta che proseguire nella lettura.
Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un cambio di tendenza da parte di molti produttori di Chassis. Infatti, se prima si vendevano cabinet di grosse dimensioni così da accogliere qualsiasi tipologia di Hardware in circolazone, oggi si è in cerca di contenere il più possiile le misure ottimizzando gli spazi interni, realizzando così soluzioni compatte ma comunque in grado di ospitare Hardware di un certo livello. Ma, nonostante questo, qualche brand ha comunque deciso di non abbandonare completamente la vecchia ideologia, affiancando a delle soluzoni compatte anche dei cabinet con misure record, così da accontentare sia i più moderni che gli amanti della “Old School”. Uno di questi produttori è Antec, che recentemente ha presentato il suo ultimo Chassis destinato ai Gamer, il Nineteen Hundred. Questo prodotto, che abbiamo la fortuna di recensire oggi, come vedrete, è proprio una di quelle proposte che viaggia controccorente, puntando quasi tutto sulle dimensioni da primato, ma senza sacrificare la qualità, le rifiniture, e le Features che da sempre contraddistinguono le proposte del brand. Cosa aspettiamo? Non ci resta che andare a scoprirlo!!!
Agli inizi il gaming era uno prerogativa esclusivamente dei PC, ma poi, con l’avvento delle console, la maggior parte del pubblico si è spostato su quest’ultime, prediligendo il minor costo dell’ impianto e una certa immediatezza nelle operazioni più comuni. In quest’ultimi anni però, il gioco sta tornando sui nostri computer, almeno per quei games dove l’ utilizzo della combinazione mouse-tastiera può fare la differenza. Qualcuno ha detto Fps?Magari online? E si, in quel campo, le armi vincenti del gamer incallito sono date dal possedere non solo un’ottimo rig, capace di reggere impostazioni grafiche ottime e con un framerate costantemente alto, ma anche da delle perifieriche di input di un certo livello. Nella recensione odierna andremo a recensire tre prodotti firmati SpeedLink adibiti a questo scopo, ovvero due mouse gaming, più precisamente, Il Ledos e l’ ultimo nato Kudos Z-9. I due prodotti hanno caratteristiche uniche ma diverse fra loro, cosi come lo è il loro posizionamento in questo difficile e affollato mercato. Il terzo sample è il mousepad denominato Invictus, il quale dovrebbe permetterci di sfruttare al meglio il Ledos e il Kudos. Ora se siete curiosi di vedere quali sono le carte giocate da SpeedLink, e se riuscirà a raggiungere o magari sorpassare i top player storici del settore, non vi resta che continuare la lettura.
Se le fan sono sempre esistite all’ interno dell’hardware per pc, i rheobus stanno prendendo sempre più piede nel cuore degli utenti, in quanto semplificano di molto la regolazione dei regimi di rotazione delle ventole. Questo vale sia per chi usa il pc in modo intensivo per massimizzare le prestazioni dell’impianto di raffreddamento, ma anche per chi, in certe occasioni, predilige il silenzio totale andando a spegnere completamente le fan non necessarie. Un altro strumento molto utile a chi si appresta a realizzare un sistema ad HOC per il raffreddamento de proprio PC, e che sta avendo un buon seguito tra diverse persone, è lo Splitter PWM. Questo, piccolo come dimensioni, si rivela un “must to have” in alcune circostanze, come nel caso non si disponga di uno slot da 5,25″ per l’ installazione di un Rheobus. In questo caso, infatti, uno splitter collegato ad un 4Pin PWM della MainBoard si dimostra di vitale importanza per il controllo di più ventole. Quest oggi i protagonisti della recensione sono proprio loro, e nello specifico il Rheobus Phobya TPC 30W e lo Splitter PWM dello stesso brand. Inoltre, per la vostra gioia, abbiamo deciso di testare le due proposte con una ventola che pochi conoscono, la Phobya NB Eloop Bionic da 1800 RPM che, visto le Performance Promesse, sarà parte integrante di questo articolo. Buona lettura
Scythe è una azienda storica nel campo della produzione di sistemi di raffreddamento per le maggiori componenti hardware del pc. A catalogo possiamo trovare numerosi prodotti per questo scopo come ad esempio cpu e gpu cooler, oppure una line-up completa di ventole e rheobus per tutti gli utilizzi. Addirittura la casa mette a disposizione sistemi di dissipazione anche per memorie ram e Hardisk, in pratica, il produttore attraverso i suoi prodotti ci permette di calmare i bollenti spiriti di qualsiasi componente interno. Oggi andremo a recensire l’ ultimo cpu cooler nato, nonchè top di gamma, di questo storico marchio, ovvero il Mugen Max. Il nome lascia subito intendere che si tratta di un dissipatore per cpu dalle grandi potenzialità e con dimensioni generose ma, come vedremo più avanti, risulterà meno “ingombrante” del previsto, grazie ad un particolare disegno della torre. Ma ora se siete curiosi di sapere come si comporta sulla nostra nuova piattaforma X99, non vi resta che proseguire nella lettura, vi anticipiamo che non rimarrete delusi.
In questi tempi di crisi economica è sempre più difficile seguire le nostre passioni come può essere il gaming su PC. Si sa che il componente fondamentale per effettuare questa gioiosa pratica è la vga e il costo delle Top di gamma è parecchio elevato per vie delle poderose prestazioni offerte. Quindi si può giocare spendendo cifre abordabili quasi da tutti? A quanto dobbiamo rinunciare in termini di resa grafica per avere un frame-rate giocabile? Abbiamo tentato di dare le risposte a questi quesiti e per farlo ci siamo affidati ad un partner storico di AMD, stiamo parlando di Sapphire. Il produttore per questo delicato articolo ci ha inviato due schede appartenenti una alla fascia bassa e una alla fascia media, ma caratterizzate entrambe da un ottimo rapporto prezzo-prestazioni. Le protagoniste di questa prova sono la R7 250 Ultimate e la R7 265 Dual-X, queste, come già detto in precedenza, appartengono a due fasce differenti nel mercato, la 265 è l’entry-level della fascia media mentre la 250 rientra nella bassa, ma ciò nonostante adottano sistemi di dissipazione progettati ad hoc da Sapphire. Il produttore propone sulla R7 250 un cooler passivo, quindi privo di ventole e di conseguenza con una emissione di rumore pari a 0 decibel mentre sulla R7 265 implementa un dissipatore composto da una doppia ventola. Ora se siete curiosi di sapere come si sono comportate queste vga durante la nostra suite di test, non vi resta che continuare la lettura.
L’ alimentazione ricopre uno degli aspetti fondamentali nell’ informatica moderna. I vari componenti, infatti, se utilizzati in certe condizioni stressanti, come Overclock estremi, oppure in Daily Use particolarmente spinti come quelli Multi VGA, necessitano di unità capaci di fornire corrente nel modo più pulito e stabile possibile. Per questo motivo sono state molte le innovazioni che negli ultimi hanno interessato il mondo degli alimentatori, dove abbiamo visto Single Rail sempre più potenti e stabili, ma anche Certificazioni 80 Plus sempre migliori. Queste caratteristiche, però, una volta potevano interessare solo modelli di fascia alta, ma oggi sono sempre di più i brand che, grazie alla riduzione dei costi di produzione rispetto a prima, hanno potuto applicare queste caratteristiche anche a soluzioni di fascia inferiore. Uno di questi è Corsair ed un esempio è il suo CS450M che tratteremo oggi. Si tratta di un PSU modulare appartenente alla fascia Media del colosso californiano, ma che nonostante questo vanta su carta alcune caratteristiche che troviamo anche sui modelli Top di gamma del brand e dei suoi competitor, come la certificazione 80 Plus Gold. Non ci resta che andare a testarlo per capire fino a dove Corsair si sia voluta spingere con questa soluzione.
Il mondo Gaming sta prendendo sempre più spazio nell’ informatica moderna, e questo sta portando i vari brand di game e tecnologie legate al mondo Ludico ad investire molte risorse al fine di rendere sempre più reali le varie esperienze virtuali. Se prendiamo per esempio in considerazione le varie Software House non possiamo non notare i miglioramenti fatti dal punto di vista dei motori grafici e del game Play. Questi hanno richiesto degni sviluppi anche dal punto di vista Hardware, infatti è palese come Software ed componentistica debbano correre su binari paralleli, in quanto allo sviluppo di uno deve obbligatoriamente seguire quello del secondo, e viceversa. Sarebbe infatti inutile avere un motore grafico o di fisica super evoluto, e poi magari non avere componenti Hardware capaci di gestirli, ma sarebbe brutto trovarci anche nella situazione opposta, ovvero con componentistica costosa e potente non sfruttata mai al 100%. Quest oggi andremo a parlare di VGA, ovvero la componene più sensibile per quanto riguarda il PC-Gaming e che oggi è probabilmente quella maggiormente soggetta a continui aggiornamenti, in alcuni casi davvero radicali. I vari brand di Chip grafici, infatti, hanno dovuto investire moltissimo per la realizzazione di proposte capaci di tenere testa ai titoli più pesanti, ma tanto lavoro è stato fatto anche dai produttori di VGA che molte volte sono stati costretti a correre ai ripari con design propietari per andare a colmare alcuni deficit dei modelli Reference. Uno dei brand che maggiormente si è distinto in questo è Sapphire, società che è legata ad AMD in quanto partner ufficiale. Le proposte del brand con sede ad Hong Kong, infatti, si sono sempre caratterizzate dai modelli Reference grazie a Design e sistemi di raffreddamento propietari. Questi, oltre a consentire frequenze di funzionamento superiori agli standard, hanno permesso di ridurre anche le emissioni acustiche senza però andare a penalizzare lo smaltimento del calore. Quest ultima è una caratteristica di vitale importanza per un gamer, che di certo non dovrebbe mai preoccuparsi del fenomeno del OverHeating, anche in condizioni di stress intenso e con configurazioni Multi VGA. Stress al quale andremo a sottoporre le Schede oggetto di questa recensione che, dotate tutte di sistemi di smaltimento proprietari Sapphire, promettono solo cose buone, anche negli scenari più intensi, come quello del Crossfire. Vi presentiamo le Sapphire R9 290 Tri-X OC e la R9 290X Vapor-X. E per non farci mancare nulla, quest’ ultima sarà protagonista anche di alcuni test condotti in configurazione Multi VGA, grazie all’ ausilio di una Sapphire R9 290X Tri-X OC già testata qualche giorno fa sempre sui nostri canali. Non ci resta che andare a scoprirle insieme. Buona Lettura!!!
AMD alla fine del 2013 ha lanciato le nuove vga basate sul chip Hawaii prodotto a 28nm con l’ intento di raggiungere Performance superiori a quanto vista in precedenza ma riducendo ulteriormente i consumi. Questo, però, non si è del tutto avverato, visto che in particolari condizioni d’ uso la nuova GPU si è rivelata affamata di energia e capace di generare grandi quantità di calore, soprattutto nelle versioni di fascia alta come le R9 290 e R9 290x. Questo, non solo andava a peggiorare le temperature di funzionamento dei componenti installati in prossimità della VGA, ma addirittura creava un evidente calo delle Performance della stessa, che per evitare guasti andava in protezione riducendo le sue frequenze di funzionamento. Ma nonostante questo si è capito fin da subito come il progetto Hawaii non era da buttare, ma piuttosto da ottimizzare, in quanto erano numerose le innovazioni apportate, come il supporto alle api Mantle e l’ introduzione del true audio per il processing del sonoro. Ma come si è potuto migliorare un prodotto simile senza andare a lavorare direttamente sulla GPU? Semplice, la risposta è “lasciando liberi i vari brand, che si occupano solitamente della realizzazione di VGA, di dotare le proprie proposte di Design e sistemi di raffreddamento proprietari”. Uno di questi produttori, inutile a dirlo, è Sapphire, brand leader nella produzione di schede grafiche AMD, nonchè partner ufficiale del colosso di Sunnyvale. Sapphire, fin dai primissimi giorni del lancio delle nuove proposte AMD, si è presentata con un catalogo ricco di proposte non reference che spaziavano tra le varie fasce di mercato, tra cui quella High End dominata dal R9 290X Tri-X OC, che abbiamo la fortuna di mostrarvi in questa recensione. Ora, se siete di curiosi di sapere come si è comportata la vga, non vi resta che proseguire nella lettura…
Ocz, azienda leader nel settore delle memorie e quindi SSD, ha aggiunto al suo catalogo un nuovo prodotto dalla features davvero interessanti con prestazioni degne di nota ma sopratutto un prezzo di vendita molto aggressivo. Ocz, dopo l’ assorbimento da parte del gruppo Toshiba ha ammodernato tutta la sua line-up di prodotti introducendo un restyle grafico, e grazie alla fusione dei propri Know-how hapotuto godere anche di un aumento delle prestazioni rispetto alle precedenti proposte, come testimoniato anche nelle nostre recensioni dei modelli Vertex 460 e Vector 150. Oggi è il turno dell’ Arc100, un device che raccoglie tutte le migliorie dei suoi fratelli maggiori ma, a differenza loro, non punta tutto solo sulle prestazioni generali ma bensi su un rapporto prezzo-prestazioni molto alto. In effetti, ai giorni nostri, il vero collo di bottiglia nei nostri sistemi rimangono gli hard disk a dischi magnetici quindi la scelta di Ocz di proporre un prodotto con prestazioni piu che sufficienti per tutti gli usi, con una buona capacità ed un prezzo d’ acquisto abordabile da tutti potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata. Inoltre Ocz propone una nuova garanzia valida per tre anni che chiama “Shieldplus“. Ora se siete curiosi di sapere se l’ azienda è riuscita in questo difficile intento di coniugare le prestazioni con un basso costo per l’ utente finale, non vi resta che proseguire la lettura ma vi anticipiamo che questo Arc100 “la sa lunga”.