Piccoli, portatili, batteria infinita… Ma. C’è sempre un ma. In questo caso, ovviamente riferito ai notebook, il ma trova sede nelle prestazioni, principalmente 3d. Decisamente non una bella cosa per quei gamer incalliti che non possono privarsi dei propri videogame neanche in trasferta. Ecco allora che guadagna un nuovo terreno, quello dei notebook cosiddetti “desktop replacement”; altro giro e altro regalo, gli ingombri. A quanto pare però Dell non ama scontentare i propri clienti ed ecco così che, tramite il brand Alienware appositamente dedito al gaming, propone il nuovo 14. Potenza, mobilità, Videogame in un unico notebook dalle dimensioni umane? Scopriamo assieme se Alienware ha dimenticato qualcosa o se è tutto vero, in quanto l’Alienware 14 è oggetto della nostra odierna prova.
Nasceva cinque mesi fa “Hero’s Community” un piccolo gruppo di appassionati di GoPro con l’obbiettivo di dare agli italiani un punto di discussione e ritrovo per tutti gli amanti di queste action cameras. Dopo la creazione del primo forum italiano sulla GoPro, la community quindi cresce in modo esponenziale in pochissimi mesi e si arricchisce…
Msi è uno dei produttori mondiali che spingono molto su prodotti destinati all’ overclock. Infatti, nelle sue line-up sia di schede madri che di schede video spuntano sempre componenti dedicati a questo scopo: per le mainboard troviamo la serie Big Bang mentre per le vga troviamo la serie Lightning. Quest’ ultima è stata presentata per la prima volta con le gpu serie 200 per nvidia, con le serie 5000 per AMD (ai tempi ATI) e fino ad ora ha incontrato un notevole successo grazie alle sue innovazioni e features dedicate agli overclockers più estremi. Questa linea si riferisce proprio a loro perchè se da un lato l’ utente medio o l’ hardcore gamer si potrebbe accontentare di un overclock rivolto a migliorare le prestazioni, dall’ altro lato l’ overclocker professionista cerca il massimo delle prestazioni dal suo sistema, anche usando metodi di raffreddamento non convenzionali come l’ azoto liquido. Oggi andremo a recensire una GTX770 Lightning, basata su una gpu Nvidia Kepler prodotta a 28nm con 1532 cudacores attivi con un pcb riprogettato ad hoc da Msi, sul quale sono state implementate tutte le features migliori di questo marchio: fasi digitali di alimentazione per un miglior controllo e precisione nell’ erogazione delle tensioni, dual bios, il gpu-reactor ossia un add-on posto dietro la gpu con la funzione di ridurre il ripple e di aumentare la potenza massima disponibile fino al 200%, punti di controllo diretti per la lettura delle tensioni con un multimetro e molto altro. Ora non vi resta che continuare la lettura per scoprire di cosa sia capace questa vga alla prova dei fatti. Vediamo fin dove arriverà questa saetta.
Gigabyte, uno tra i primi produttori mondiali di hardware e non solo, fin dalla sua nascita nel 1986 si è sempre contraddistinta per prodotti tecnologicamente all’ avanguardia e dall’ ottimo rapporto qualità-prezzo. Oggi andremo a recensire la GTX760 Windforce OC 4GB, versione personalizzata dal sistema di raffreddamento proprietario di Gigabyte che, secondo la casa, è capace di dissipare fino a 450w. La serie serie 7xx nvidia si contraddistingue rispetto alla precedente per numerose novità a livello software, come ad esempio il nuovo turbo boost giunto alla versione 2.0, che ora non andrà più ad agire in base al tdp ma in base al calore rilevato. Ora non ci resta che scoprire come vada questa nuova vga che dovrebbe aver imparato ad usare il lato oscuro della forza… il vento!
Cosa succede quando un gruppo di persone decide di riunirsi in Olanda? Facile, nasce un’azienda come la X2 Products. Questa giovane realtà fondata nel 2013 come una branchia della più famose Spire Corp, da subito si vuole imporre come un’alternativa di livello per i prodotti dedicati al gaming. Ecco che abbiamo quindi Cooler, Headset, PSU e Case. Ed è proprio di un case che parleremo oggi, un case che riprende quella che è una filosofia molto cara ai Gamer: niente compromessi. Vedremo nelle prossime pagine se l’azienda ha mantenuto le promesse, in quanto abbiamo avuto in test lo X2.6011, prodotto top di gamma della linea chassis prodotta dal brand.
Bitfenix è il classico esempio di come con la qualità si possa entrare nelle grazie degli appassionati di informatica anche senza avere alle spalle anni e anni di esperienza. Il brand taiwanese, infatti, nonostante sia sul mercato da pochissimo rispetto ad alcuni colossi che possono vantare un’ esperienza ormai decennale in questo settore, ha saputo attirare l’ interesse del pubblico grazie a degli chassis davvero interessanti. E’ caratteristica del brand, infatti, proporre soluzioni dotate di un elevato livello estetico misto a Features di primo livello, così da accontentare le richieste dei vari utenti. Inoltre, se a tutto questo si aggiunge anche il lato economico, con una continua ricerca di proporre il meglio ad un prezzo il più contenuto possibile, è facile capire il perchè di questa esplosione. E parlando di proposte caratterizzate da un prezzo di vendita accessibile, le cosidette MainStream, oggi abbiamo la possibilità di testare il Ronin. Bitfenix punta molto su questa soluzione, poichè, dopo aver piazzato sul mercato delle proposte Top di gamma come il Colossus ed il Survivor capaci di attirare l’ interesse degli utenti più Enthusiast, aveva la necessità di posizionare dei prodotti anche in altre fasce di mercato. L’ intento è di farlo appunto con il Ronin, che, a fronte di un prezzo di vendita molto interessante, promette di non scendere troppo a compromessi, fornendo al suo utilizzatore tutto le Features a cui ci hanno ormai abituato i prodotti High End. Sarà davvero così? Andiamo a scoprirlo!!
Fino a qualche anno fa acquistare una scheda in formato mini-itx significava dover scendere a compromessi piuttosto restrittivi. Queste mainboard erano infatti caratterizzate da una circuiteria di alimentazione molto debole, capace di supportare solo processori dai wattaggi molto bassi, e spesso erano carenti dal lato connettività ed espandibilità. Al giorno d’oggi tutte le maggiori case produttrici possono vantare a listino schede che, per le features, offerte, possono benissimo vedersela con prodotti high end in formato ATX, così da essere apprezzate da un’utenza sempre più grande, persino dai gamers e dagli overclockers In particolare in questo articolo scopriremo la proposta di Gigabyte per il socket FM2, la F2A85XN-WiFi, in grado di sfruttare a pieno le nuove APU di AMD in un ingombro di soli 17×17 cm, senza scendere a compromessi dal lato della connettività, della potenza di calcolo, della qualità dei componenti e perfino dell’overclock.
Qualche giorno fa vi avevamo parlato in una news di Raijintek, ditta taiwanese appena affaciatasi sul settore IT. Il brand, che si pone come obbiettivo quello di entrare nelle case di quante più persone possibile, è specializzato nella produzione di componentistica per PC. Nel suo catalogo, infatti, troviamo alimentatori, chassis, cooler e accessori vari, come ventole e cuffie. Quest oggi siamo qui per analizzare dei Cooler davvero particolari, poichè promettono Performance elevate nonostante siano dedicati ad una fascia di mercato che va da quella Entry Level a quella Mainstream. Queste soluzioni, inoltre, sono le prime presentate da Raijintek al pubblico, e perciò ricoprono un’ importanza fondamentale, perchè per il brand partire con il piede giusto renderebbe la strada da percorrere nel prossimo futuro molto più semplice. Stiamo parlando dei modelli Aidos, Themis ed Ereboss. Cosa sarà riuscita a fare Raijintek? Scopriamolo
Se da un lato le prestazioni dei componenti Hardware stanno migliorando con una diminuzione delle richieste energetiche, dall’ altro ci troviamo il settore Software che a fronte di miglioramenti prestazionali non riesce a fare a meno di risorse sempre maggiori. Ne sono un esempio banale i sistemi operativi, che negli ultimi anni hanno visto le loro Performance crescere esponenzialmente, dovendo però fare i conti con richieste Hardware in continua crescita. Questo ragionamento, però, è valido per la maggioranza delle applicazioni oggi in commercio, adattandosi perfettamente anche ai giochi, ai Software di gestione, di Editing e così via. E’ quindi evidente che per poter gestire al meglio i prrammi più recenti i PC devono avere determinate caratteristiche, più o meno estreme in base all’ utilizzo che se ne andrà a fare. Se un Computer verrà utilizzato solamente per giocare o per navigare richiederà componentistica differente, e sicuramente inferiore, rispetto ad un PC che verrà usato anche per lavori di Editing. Questi ultimi, per esempio, dovranno aver un comparto Hardware di tutto rispetto, dove alla CPU e alla GPU si affianca un sistema di memoria RAM di vitale importanza. E quando si parla di memoria di sistema uno dei brand che non può mancare all’ appello è Kingston. La società americana, infatti, è leader nella produzione di memorie, e quest oggi abbiamo la fortuna di trattarla grazie al suo ultimo Kit ad alta capacità ed elevate Performance presentato, il Kingston HyperX Beast da 32GB con frequenza di 2400 MHz. Come vedremo nel corso della recensione si tratta di un kit molto particolare, destinato a tutti quelli che hanno necessità di un grande quantitativo di memoria di sistema ma che non possono fare a meno del boost offerto da delle frequenze di funzionamento superiori allo standard, come per esempio chi usa il PC per giocare ma anche per operazioni di Editing. Ma bando alle ciance e andiamo al dunque. Come si sarà comportato il kit nella nostra Suite di test? Non ci resta che andare a scoprirlo!!!
Power. Ecco, in genere la potenza è tutto ciò che si cerca al giorno d’oggi; seguendo un pensiero radicato dalle nostre origini secondo il quale “Bigger is better”. Ma non sempre così, a volte basta trovare quel Big Enough, che ha tutto ciò di cui abbiamo bisogno e ci risparmia cose di cui non ci saremmo fatti niente. Questo è il senso della fascia entry level, fascia per la quale non si cercano tanto le massime prestazioni velocistiche quanto le massime qualità nel rapporto “prestazioni”/”denaro volato via dal portafogli”. Questa fascia, paradossalmente, è anche quella più reddittizia per le aziende. Se infatti magari su prodotti Top si avranno margini maggiori, è con la fascia di accesso che si creano volumi di vendita. Volumi che portano anche pubblicità per i prodotti maggiori. Volumi che, nel caso di Qnap, diventano volumi RAID. Sperando perdoniate la battutaccia, passiamo ad illustrare il prescelto per la review odierna: il bianchissimo Qnap TS-220.