RECENSIONE: Scythe Mugen 5
L’ impegno dei produttori di CPU nel tentativo di migliorare le loro soluzioni è palese. Ogni anno si susseguono processori sempre più potenti di quelli della serie precedente e, nonostante questo, le potenze in gioco in condizioni di utilizzo standard restano invariate. Questo è merito dell’ affinamento dei chip, dotati di litografie sempre più estreme che ne migliorano l’ efficienza. Di pari passo, però, migliorano anche le frequenze di funzionamento ed i margini di Overclock. Quest’ ultimi, sono si responsabili di migliori prestazioni grazie alla possibilità di aumentare notevolmente il clock delle CPU, ma penalizzano anche le temperature di esercizio, visto l’ aumento del calore generato. I produttori di cooler sono stati così obbligati a intensificare i loro sforzi nel tentativo di commercializzare soluzioni che permettesero ai loro clienti di spremere fino in fondo i loro processori. E nonostante il mercato abbia visto i sistemi AIO guadagnare sempre più quote di vendita, grazie alle loro performance elevate e manutenzione praticamente nulla, il segmento dell’ Air Cooling non ha mai smesso di vendere. Anzi, le proposte appartenenti a questo mondo sono soggette a continue evoluzioni, nel tentativo, anche se difficile, di ridurre il GAP che li separa dai sistemi All-In-One. Quest oggi vi parleremo proprio di Air Cooling, e nello specifico di un dissipatore per CPU del brand Scythe, società giapponese nata nel 2002. Il prodotto che andremo a testare è il Mugen 5, soluzione rilasciata da poco che si pone come obbiettivo quello di unire silenziosità e prestazioni. Certo una scommessa non semplice da vincere, ma sarà riuscita Scythe nel suo intento? Non ci resta che scoprirlo.